TENDENZE OROLOGI: CONNESSIONE PERDUTA

Dal Salone di Ginevra, lancette per sportivi: dalla vela all’aeronautica. Antiurto, antimagnetici, con movimento sperimentale

Dicesi «sportiva» quella categoria di persone che va dal tifoso sdraiato sul divano (però convinto d’essere l’allenatore del secolo) al campione del mondo. Fra i due estremi ci siamo tutti, nessuno escluso. Dicesi «sportivo», di conseguenza, l’orologio pensato per un qualunque rappresentante di questa categoria. L’orologeria non giudica, non sorride: si limita, con serietà, a progettare e realizzare quanto di meglio sia possibile per ognuno, compresi gli sportivi veri e presunti. Audemars Piguet, ad esempio, punta da sempre allo sportivo raffinato: il Royal Oak è un lusso per pochi, nonostante sia nato d’acciaio. Dal progettista (un mito: Gérald Genta) ai dettagli (bulloni passanti in oro bianco, bracciale rastremato e quindi costosissimo) nulla è meno che impegnativo. Appare quindi comprensibile la decisione, da parte del produttore, di montare nella classica cassa del Royal Oak un movimento sperimentale con due bilancieri montati sullo stesso asse per ottenere una precisione del 30 per cento superiore ai modelli di serie; il movimento, per giunta, è scheletrato e ciò lo rende ancor più prezioso. Perfetto per gli sportivi da yacht club, quelli che apprezzano l’atletismo ma anche le esuberanti invenzioni tecniche. Sportivi con una competenza a 360 gradi, insomma.

Un trionfo di tecnologia anche l’orologio per piloti aeronautici di Iwc, un produttore che ha una lunga tradizione in questo tipo di realizzazioni (la dicitura Mark XVIII vuol dire che siamo alla 18esima fase evolutiva della collezione) e che non lascia nulla al caso. Il movimento meccanico a carica automatica è protetto da una controcassa in ferro dolce il cui compito è di deviare i flussi magnetici derivanti da motori elettrici, altoparlanti e mille altri dispositivi che ogni giorno attentano subdolamente alla precisione dei nostri orologi. Per uomini solidi, che poco badano all’apparenza e molto alla sostanza, e che sanno tenere i piedi per terra anche se a bordo di un aereo. Si rivolge allo sportivo e più in generale all’uomo sempre in viaggio il Montblanc TimeWalker Urban Speed Utc e-strap. Un modello perfetto per chi cerca un orologio aggressivo ma non troppo (eleganza casual di impostazione classica e contemporanea al tempo
stesso) in grado di indicare l’ora universale.

La sorpresa la riserva nella parte interna del polso: sul cinturino è montato un modulo elettronico connesso a internet in grado di fornire informazioni provenienti da cellulari e tablet, sia iOs sia Android. Un aggeggio hi-tech che piacerà tantissimo ad agenti segreti e affini. Il target del Panerai Radiomir Gmt invece è lo sportivo vero, non quello da divano: l’armatore di una barca da regata che solca i sette mari o perlomeno un membro dell’equipaggio. Solido e raffinato, offre indicazioni immediatamente fruibili e una tecnica raffinata. Il movimento di manifattura è meccanico a carica automatica, ma ha un’autonomia elevata per garantire la miglior precisione. Indispensabile quasi quanto la patente nautica.

 

(Fonte: Corriere della sera Style Magazine)

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